BURKINA FASO – Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili (CBF) | Aidos

BURKINA FASO – Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili (CBF)

2005 –  2016    Diritti e salute sessuale e riproduttiva/Formazione

Dove

Ouagadougou, Settore 27 – Burkina Faso

Partner

Voix des Femmes,  Mwangaza Action, Comitato nazionale per la lotta contro le mutilazioni dei genitali femminili (CNLPE).

Durata del progetto

2005-2016

La situazione

Il Burkina Faso è un paese di circa 10 milioni di abitanti, con un reddito pro capite di 1.220 dollari all’anno, un indice di mortalità materna di 1.000 morti  su 100.000 nati vivi, un indice di mortalità infantile di 116 per 1.000 nati vivi e un tasso di fecondità di 6,8 figli per donna. Nei nuovi distretti urbani mancano l’acqua e le fogne, non c’è un ambulatorio medico. Dopo più di 10 anni dalla legge che le vieta, il tasso di prevalenza delle MGF è ancora del 77 per cento (Measure DHS, Demographic and Health Survey, 2003). La società burkinabé si caratterizza per un patriarcato diffuso e gli ineguali rapporti di potere tra donne e uomini comportano la “normalità” di atti di violenza domestica, di abusi, di sottomissione/costrizione alle pratiche tradizionali dannose – matrimoni precoci e forzati, mutilazioni genitali femminili (MGF), allontanamento delle vedove, ecc. Le giovani burkinabé, che costituiscono quasi il 50% della popolazione, sono sottoposte a molte restrizioni:  di accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, di movimento, di accesso alle risorse, di impiego nel settore formale. L’accesso limitato ai servizi di salute per le donne, gli/le adolescenti e gli uomini  e all’informazione in materia di salute sessuale e riproduttiva  rende la prevenzione e la cura dell’ Hiv/Aids fuori dalla loro portata .

 Obiettivi

Il Settore 27 di Ouagadougou, dove è stato creato il CBF, ospita una popolazione totale di 38.719 abitanti, di cui 19.749 uomini e 18.979 donne (censimento amministrativo, 2004). L’economia si basa per lo più su commercio, orticultura, “piccoli mestieri” (manodopera, saldatura ecc.), raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade, compito soprattutto delle donne. Il CBF  si propone di dare un’assistenza e una risposta concreta ai bisogni delle comunità locali attraverso la fornitura di diversi servizi. Nel centro si opera con un approccio olistico alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, intesa non soltanto come stato di assenza di malattia, ma come stato di completo benessere psicofisico. Tale metodologia, applicata  ora da AIDOS per la prima volta al contesto africano, è stata adattata e integrata da alcune attività contro le pratiche tradizionali nocive alla salute della donna, quali le MGF.  Il Centro, costruito  sulla base di un progetto elaborato gratuitamente dall’architetto italiano Riccardo Vannucci dello studio FARE – for an architecture of reality, offre servizi di:

  • assistenza per la salute sessuale e riproduttiva delle donne: servizi ginecologici primari, assistenza e cure pre e post parto, servizi per la contraccezione, prevenzione  dell’AIDS e delle MGF; prevenzione e diagnosi dei tumori al collo dell’utero e alla mammella; piccole operazioni in anestesia locale per riparare alcune conseguenze delle MGF;
  • attività di sensibilizzazione rivolte alla comunità, agli uomini e alle/gli adolescenti;
    consulenza psicologica per affrontare i traumi conseguenti alle MGF, alla violenza domestica, per consulenze sulla sessualità,  la sterilità, la depressione, la menopausa, ecc.;
  • assistenza legale attraverso la “Clinique Juridique” per informare le donne sui loro diritti;
  • incontri diretti a donne adulte e giovani sull’autostima, la capacità decisionale, i rapporti fra i sessi e il ruolo della donna nella famiglia e nella comunità;
  • servizi di informazione, educazione sessuale e trattamento specializzato per gli adolescenti/e e giovani (10-20 anni);
  • centro di formazione per la realizzazione di corsi ed eventi su temi diversi;
  • programma di ricerca pionieristico sulle conseguenze psicologiche delle mutilazioni genitali femminili (MGF) e sulle cause di persistenza della pratica;
  • servizi di informazione attraverso i media sulle MGF e sulla salute sessuale e riproduttiva;
  • sistema di riferimento e collegamento con le strutture ospedaliere della regione per il trattamento di casi che non possono essere trattati dal CBF, quali urgenze e complicanze del parto e riparazioni delle MGF.
Risultati nel  2010
  • Assistenza per la salute sessuale e riproduttiva delle donne – Erogate 2000 prestazioni sanitarie che includono: servizi ginecologici primari, assistenza e cure pre e post parto, preparazione al parto, consulenza e servizi per la contraccezione rivolti anche agli uomini, prevenzione del cancro del collo dell’utero e della mammella,  prevenzione delle MGF;
  • Consulenza psicologicaOltre 450 sedute individuali e gruppi di discussione che hanno coinvolto oltre 550 persone per affrontare i traumi conseguenti alle MGF, alla violenza domestica e per consulenze sulla sessualità, la sterilità, la depressione, la menopausa, ecc.
  • “Clinica giuridica” 50 seminari di consulenza legale rivolti a circa 500 uomini e donne. Sono state assistite 480 donne soprattutto per cause di divorzio, separazione, successione, per la prova della paternità e la custodia dei figli;
  • Mobilitazione sociale – Il Centro ha organizzato incontri tematici con la comunità, campagne di test sull’HIV, oltre 70 “causeries éducatives” – discussioni educative con i giovani; 70  “ciné-débats” – proiezione di film con dibattito; 70 “causéries-débats” che puntano a far partecipare le donne all’individuazione di possibili soluzioni ai loro problemi attraverso la messa in scena di sketch teatrali spontanei. A queste attività hanno partecipato circa 18.300 persone.
  • Formazione per prevenire le MGF – Il CNLPE ha realizzato 3 sessioni di formazione di formatori sulla prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili rivolte a 34 rappresentanti di associazioni di base, radicate sul territorio.
Costo del progetto

100.000 euro l’anno

Chi finanzia

Nel corso degli anni, il Centro è stato finanziato da: Democratici di Sinistra con la campagna di tesseramento (2004-2008); Unione Europea (2006-2008); Tavola Valdese (2010); COOP Adriatica (2010-2011); Banca Mondiale (2011); Librerie laFeltrinelli (2011); COOP Reno (2011); Nando Peretti Foundation (2012-2013); AIDOS con fondi privati.

CBF Scheda progetto

Per saperne di più….

2010 Aga Khan Award for Architecture, Shortlist – CBF Women’s Health Centre

FAREstudio | CBF | Ouaga | Secteur 27

From Architecture to Reality | The making of CBF