GIORDANIA – Azioni integrate per l’accesso al mercato del lavoro di rifugiati/e siriani/e e giordani/e vulnerabili | Aidos

GIORDANIA – Azioni integrate per l’accesso al mercato del lavoro di rifugiati/e siriani/e e giordani/e vulnerabili

2018 – 2019 Empowerment economico/Formazione 

 

Dove

GIORDANIA: Governatorati di Tafilah e Aqaba nel Sud della Giordania. Municipalità di Tafilah e Busera

Partner

Il progetto è realizzato da AIDOS (capofila) in partenariato con ARCS – Arci Culture Solidali, Noor al-Hussein Foundation (NHF), Municipalità di Tafilah e Busera.

La situazione

Il conflitto in Siria ha creato la più grande crisi umanitaria degli ultimi decenni con bisogni umanitari crescenti.  Secondo l’UNHCR, al 13 marzo 2018, in Giordania risultano registrati/e 659.063 rifugiati/e siriani/e. Il numero di coloro che non sono registrati/e non è noto, ma secondo le stime del Governo giordano 1,25 milioni di siriani/e si trovano nel paese a vario titolo. Dei/lle rifugiati/e registrati/e, solo una piccola percentuale risiede nei campi di accoglienza, mentre la maggior parte (518.775) vive nelle aree urbane, periurbane e rurali. Nonostante i/le rifugiati/e siriani/e abbiano un accesso molto limitato al mercato del lavoro (57% risulta disoccupato secondo l’ILO), la loro presenza genera una maggiore competizione, un abbassamento dei livelli retributivi e un aumento del lavoro informale e della disoccupazione (18,7%) anche per la popolazione giordana, in particolare quella più vulnerabile. Particolarmente grave è la situazione relativa alla disoccupazione delle donne (solo il 19% delle donne residenti in Giordania ha un impiego, appena il 6% di quelle siriane) e dei/lle giovani.

L’80% dei/lle rifugiati/e siriani/e che risiede nelle comunità di accoglienza vive al di sotto della soglia  di povertà di 68 dinari al mese. I/Le rifugiati/e continuano ad incontrare enormi difficoltà a soddisfare i loro bisogni primari quali pagare l’affitto, coprire le spese sanitarie e mandare i figli a scuola. Secondo dati UNHCR, su 188. 000 capifamiglia, il 35% è costituito da donne. Ciò è particolarmente drammatico soprattutto nei Governatorati del sud, tra cui Tafileh, situato a circa 200 Km dalla capitale Amman.

Obiettivi

Il progetto sperimenterà l’adattamento del modello degli incubatori di impresa, già adottato da AIDOS in diversi paesi,  in situazioni di emergenza  per migliorare le condizioni socioeconomiche di rifugiati/e siriani/ e giordani/e vulnerabili in Giordania, favorendone l’accesso a opportunità di reddito e occupazione; in particolare, il progetto vuole: 1) favorire la partecipazione di rifugiati/e siriani/e e giordani/e vulnerabili a opportunità occupazionali e di creazione e rafforzamento di micro impresa nei governatorati di Aqaba e Tafileh ; 2) rafforzare le capacità delle  Organizzazione della società civile esistenti di offrire servizi per l’imprenditoria e per l’accesso a opportunità occupazionali adeguate ai bisogni specifici di rifugiati/e siriani/ e giordani/e. I servizi saranno offerti da 2 incubatori virtuali di impresa e sportelli informativi della Noor Al Hussein Foundation (NHF) e dalle municipalità di Tafileh e El-Busera.  Il progetto rafforzerà le capacità tecniche di operatori/rici locali che offrono servizi di protezione.

Beneficiari/e

Il progetto è rivolto a 1.750  rifugiati/e siriani/e e giordani/e vulnerabili beneficiari/e diretti/e,  e a circa 10.000 beneficiari/e indiretti/e.

Cosa fa AIDOS

AIDOS coordina il progetto e fornisce assistenza tecnica su imprenditoria in contesti di emergenza, garantendo l’approccio di genere trasversale attraverso:  la promozione di programmi e azioni che proteggano le donne e ne difendano i diritti; la promozione di azioni finalizzate alla emancipazione delle donne, promuovendo  il loro ruolo nell’economia del paese;  il rafforzamento di partnership e reti tra associazioni di donne; attività di sensibilizzazione sull’importanza del contributo femminile al reddito familiare e allo sviluppo della comunità.

Nel mese di novembre, ad Aqaba, presso l‘incubatore di impresa della Noor Al Hussein Foundation(NHF), si è tenuto un corso di formazione dei formatori sul metodo del Color Accounting. Un metodo di insegnamento dei fondamenti di impresa e della contabilità che abbandona il tradizionale approccio logico-matematico per fare uso di un metodo grafico visuale basato sui colori, altamente più intuitivo per le persone. Lo scopo del corso è stato quello di formare operatrici e operatori affinché possano a loro volta formare altre persone.

Costo del progetto

538,324 €

Durata del progetto

Settembre 2018 – ottobre 2019

Chi finanzia

Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS – Sede di Amman;  AIDOS;  ARCS; NHF; Municipalità di Tafileh e El-Busera

Scheda progetto

Racconti dal campo: Serena Fiorletta da Busera (Giordania)

 

PROGETTO CONCLUSO